venerdì 10 aprile 2015

Ferrante

Ferrante era un vecchio, portava pantaloni corti.
Aveva molte felpe, qualcuna col cappuccio, rollava sigarette sotto il volto lungo e secco. In primavera stava in piazza a fare tiri col canestro.
Non ricordo quale piazza. Non frequento le piazze.

Ferrante era uno che parlava, un tipo da accendino, un tipo da cani. Ogni tanto gli tremava il labbro. Anche le mani, dicono.
Aveva sempre qualche ragazzina, una o due per volta, aspettavano in macchina col cellulare in mano. Una macchina indecifrabile. Scrivevano messaggi e chinavano la testa.
Ferrante non parla mai delle ragazzine che tiene in macchina, eppure sono lì, con i loro occhi. Chissà da dove arrivano.

Abbiamo provato a seguire Ferrante. Tre volte. Altri l'hanno seguito di più. Non fa nulla: è in casa oppure va in piazza a tirare nel canestro. Non mangia e non beve, infatti è molto magro.
Secondo il Chianese è per via dello yoga.
Ferrante ha molte rughe, per questo è vecchio, ma nessuno ricorda che scuola frequentasse. La sua casa è vecchia.

Adesso mangio il pollo.

venerdì 27 marzo 2015

Internet 3.0

Cos'è l'internet 3.0?

Da ragazzino c'era un gran parlare dell'internet 2.0, era una cosa bella. A parlare del web 2.0 erano le stesse persone che navigavano e scrivevano su internet. Era una cosa molto autoreferenziale, ma abbastanza precisa.
Oggi passo molto più tempo dietro al calcolatore ma non sento quasi mai parlare di internet 3.0, forse perché alle persone che oggi navigano non è che interessi più di tanto il web in se.

domenica 15 febbraio 2015

Studi sullo studio

Una cosa molto stupida, su cui da ragazzino ragionavo spesso, era la scuola e ciò che di questa mi sarebbe stato utile in futuro.

A quasi dieci anni di distanza dal liceo credo di potermi dare una risposta: quasi nulla.

venerdì 21 novembre 2014

Desertazione

Da bambino, quando sfogliavo i primi libri di storia, mi chiedevo spesso perché mai le civiltà nascessero sempre in mezzo al deserto.
Proprio non capivo perché s'andassero a infognare in quei posti, piuttosto che rimanersene in zone più allegre.
La risposta è abbastanza semplice, ma sui libri non c'è: quando arrivarono gli uomini il deserto non c'era.